Balletto in III atti
Musica :Leo Delibes;
Coreografia: Louis Merante,
Prima rappresentazione: Opera di Parigi 14 Giugno 1876.
Protagonista è Sylvia, ninfa della dea Diana ,che si diverte con le sue compagne in un parco sotto lo splendere della luna, attorno alla statua del Dio Amore .In un angolo ,ben nascosto Aminta,il pastore segretamente innamorato della ninfa,è intento ad osservare incantato gli scherzi delle ninfe. Malauguratamente ,viene scoperto e Sylvia, offesa dal sentimento del pastorello scocca una freccia contro la statua di Amore così da colpire Aminta. Quest ’ultimo,che si era gettato innanzi alla statua per proteggerla dal colpo, cade ferito mortalmente al suolo. La statua del Dio si vivifica e scaglia una freccia in direzione di Sylvia ,intanto, il cacciatore Orione,che aveva assistito alla scena ,appurata la morte di Aminta ,rapisce la ninfa e l’imprigiona in una grotta. Sylvia in preda alla brama di fuggire, implora il Dio Amore di aiutarla, in cambio sacrificherà a lui le sue armi. Così ,dopo aver circuito Orione ,inneggiando al Dio Bacco riesce a farlo ubbriacare e tempestivo Amore, accolta la richiesta della ninfa, accorre a liberarla .Nel mentre di tali vicende Amore aveva restituito la vita al povero Aminta svelandogli la sorte che aveva subito la sua povera amata ,allora, disperato per la scomparsa della ninfa, il pastore, si perde in uno straziante pianto .Si accorge ,senza perdere lucidità ,nonstante la sofferenza ,che sotto il velo di una schiava ,portata da un pirata , si cela il volto della bella Sylvia; i due si riuniscono ,ma neanche il tempo di ricongiungersi che sono costretti alla fuga rincorsi dal furioso Orione. Trovano riparo nel tempio della Dea Diana, tuttavia il cacciatore non si dà per vinto e si getta contro le porte del tempio con una scure indispettendo la Divinità. Questa si materializza e colpisce Orione con una freccia. Non contenta ,Diana,rivendica vendetta per l’oltraggio subito da Sylvia, la quale, dispiaciuta cerca di spiegarle il perché della sua rinuncia : l’amore per Aminta. A questo punto ,il pirata svela la sua reale identità: altri non è che il Dio Amore ,egli cerca di chiarificare alla Dea il gesto della ninfa convincendola ad unire, insieme a lui, i due giovani in matrimonio. Sono diverse le versioni esistenti di tale balletto : quella di Lev Ivanov e Pavel Gerdt per il teatro di Pietroburgo del 1901,quella di Frederick Ashton per il Covent Garden di Londra del 1952 oppure, ancora, la creazione nel 1950 di Balanchine ,un passo a due per il terzo atto del balletto… etc…
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